Abstract
Negli ultimi anni si è assistito alla volontà, ovvero alla necessità, di operare nel rispetto di un concetto ampio di responsabilità sociale ed all'incremento della complessità delle relazioni che contraddistinguono i rapporti tra le aziende ed i relativi interlocutori. Sullo sfondo di un tale scenario, la problematica connessa all'imputazione nei confronti dell'ente di una responsabilità diretta in caso di inosservanza di norme o commissione di un illecito è comune ma affrontata in modo differente.
Oggetto della presente trattazione saranno pertanto sì le armonie ed i parallelismi esistenti tra il sistema di responsabilità degli enti italiano e quello di matrice britannica, ma ancor più l'elemento di rottura, ovvero quello che più caratterizza l'una disciplina differenziandola nettamente dall'altra: l'Organismo di Vigilanza ex d.lgs. 231/2001.
Si ipotizzerà l'impianto di tale istituto nell'ambito degli strumenti per favorire la compliance al Bribery Act (2010), tenendo anche conto del recente risultato referendario nel Regno Unito, il così detto Brexit, e di come prospetticamente i due sistemi possano evolvere.
Oggetto della presente trattazione saranno pertanto sì le armonie ed i parallelismi esistenti tra il sistema di responsabilità degli enti italiano e quello di matrice britannica, ma ancor più l'elemento di rottura, ovvero quello che più caratterizza l'una disciplina differenziandola nettamente dall'altra: l'Organismo di Vigilanza ex d.lgs. 231/2001.
Si ipotizzerà l'impianto di tale istituto nell'ambito degli strumenti per favorire la compliance al Bribery Act (2010), tenendo anche conto del recente risultato referendario nel Regno Unito, il così detto Brexit, e di come prospetticamente i due sistemi possano evolvere.
Original language | Italian |
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Pages (from-to) | 181-193 |
Journal | La Responsabilità Amministrativa delle Società e degli Enti |
Issue number | 2 |
Publication status | Published - 2017 |
Externally published | Yes |